Privo di sostanze LABS
Le sostanze che interferiscono con la bagnatura della vernice – sigla LABS – causano difetti chiaramente visibili nel prodotto finale, impedendo la bagnatura uniforme della superficie da verniciare. Lo strato di vernice presenta impurità a forma di imbuto e crateri. Tali sostanze possono essere siliconi, sostanze fluorurate (PTFE), determinati oli e grassi. La crescente consapevolezza ambientale, con requisiti e normative sempre più rigorosi nel campo delle emissioni di sostanze inquinanti, ha comportato, ad esempio, lo sviluppo di pitture e vernici prive di solventi (o a basso contenuto di solventi) nell'industria automobilistica. Per garantire una buona bagnabilità della superficie del materiale tramite la vernice o l’adesivo, il materiale deve però essere pulito, asciutto e privo di olio e silicone. Spesso, però, non è sufficiente che un materiale sia "senza silicone" quando si tratta di componenti usati nella tecnologia medicale, nella tecnologia di verniciatura altamente automatizzata o nella tecnologia di tenuta. In questo caso, i componenti utilizzati devono essere privi di LABS, per evitare la presenza di impurità nel prodotto finale. La contaminazione dei componenti con sostanze contenenti silicone può essere dovuta a numerose cause. Si tratta ad esempio di agenti distaccanti interni ed esterni o lubrificanti, utilizzati per l'estrusione di profili elastomerici. Anche i pigmenti e i riempitivi sono trattati con emulsioni a base di silicone. I componenti possono inoltre essere contaminati da lubrificanti durante il ciclo produttivo. Una fonte di contaminazione da non sottovalutare è la persona che maneggia i pezzi. Ciò può avvenire involontariamente attraverso indumenti da lavoro impregnati, indossando guanti di gomma in silicone, nonché cosmetici, prodotti per capelli o profumi. Nella catena di produzione non è possibile escludere tutti i fattori causali. Per soddisfare i requisiti posti alle sostanze prive di LABS, i componenti devono essere puliti in modo adeguato. La pulizia con solventi è un'opzione inaccettabile dal punto di vista della sicurezza sul lavoro e della tutela dell'ambiente. Un processo innovativo alternativo può essere la pulizia con processo al plasma . Il principio della pulizia al plasma si basa sulal seguente formula:
(-CH2-CH2-)n + 3nO2 → 2n CO2 +2n H2O
Il processo al plasma rimuove definitivamente dalla superficie e dall'elastomero tutte le sostanze che ostacolano la bagnabilità della vernice.
Sebbene in molti settori gli agenti distaccanti contenenti silicone siano già stati sostituiti da altri prodotti, la contaminazione da questi prodotti costituisce ancora un problema. La contaminazione compromette notevolmente i successivi processi di verniciatura. Una pulizia con plasma a bassa pressione è un metodo economico e rispettoso dell'ambiente, che permette di soddisfare questo requisito. Poiché il processo al plasma consiste in una pulizia accurata con la quale è possibile rimuovere solo pochi nm di sporco, in molti casi è necessaria una pulizia preliminare. Se le parti molto sporche vengono direttamente a contatto con il plasma , si può verificare una resinificazione degli oli di silicone, ancora più difficili da rimuovere. Dopo la pulizia, a seconda del grado di contaminazione, i pezzi vengono sottoposti a trattamento al plasma della durata massima di un'ora. Per confermare la riuscita del trattamento e quindi l'assenza di LABS, dopo il trattamento al plasma viene eseguito un test LABS conformemente alla specifica del test Volkswagen PV 3.10.7, che permette di rilevare i residui di silicone con un metodo rapido. Occorrono solo una lastra di vetro pulita, isopropanolo e una vernice spray standard, che naturalmente deve essere priva di siliconi. Il colore bianco si è dimostrato particolarmente adatto allo scopo. Per il test, il materiale da analizzare viene collocato sulla lastra di vetro e risciacquato con isopropanolo. Successivamente all’evaporazione dell'isopropanolo, la lastra di vetro viene spruzzata a croce con la vernice spray. Non appena la vernice si è asciugata, è possibile identificare chiaramente se sono ancora presenti residui di silicone sulla superficie. In questi punti la vernice non si bagna e si formano i cosiddetti crateri.
Con il set per test LABS di Diener electronic, che contiene tutti gli utensili necessari per l'esecuzione del controllo, è possibile verificare in modo rapido e affidabile se i componenti sono effettivamente privi di LABS. Questo test è molto interessante per l'ispezione delle merci in arrivo, perché permette di determinare in modo rapido e affidabile se le parti dichiarate come sostanze prive di LABS soddisfano i requisiti stabiliti.
Se dal test LABS non risultano crateri, le parti devono essere imballate senza contaminazione. La successiva movimentazione dei pezzi deve essere eseguita con la massima cura. I pezzi non possono essere rimossi dalla camera al plasma a mani nude e si devono indossare guanti senza LABS, per evitare una nuova contaminazione. Per garantire che i componenti non vengano accidentalmente contaminati, vengono sigillati con una speciale pellicola protettiva e l'imballaggio viene contrassegnato da un'etichetta indicante che sono privi di sostanze LABS. I prodotti privi di LABS devono essere protetti in modo permanente da influssi esterni. Se, ad esempio, in fabbrica si utilizza il silicone come agente distaccante per la produzione, è imprescindibile installare i componenti puliti in un capannone separato, privo di silicone. È possibile pulire componenti in diversi materiali, come PVC-U, PVC-C, PP, PE, ABS e PVDF, nonché componenti metallici. La pulizia al plasma può essere utilizzata anche con processi speciali per il trattamento di materiali in silicone. Si può ottenere la completa assenza di sostanze LABS perfino per la gomma siliconica. L'utilizzo della tecnologia al plasma a bassa pressione, una soluzione innovativa e rispettosa dell'ambiente, può contribuire a risolvere un problema sempre più attuale rimuovendo le sostanze LABS dalle superfici dei componenti da rivestire. Tra i vantaggi della pulizia al plasma integrata nella catena di produzione figurano:
- la riduzione del tasso di rilavorazione
- la riduzione del tasso di scarto
- la prevenzione dei reclami
- una maggiore sicurezza del prodotto
Il controllo specifico dei dispositivi da parte del cliente è un fattore determinante per garantire il rispetto dei requisiti di qualità previsti. Tutti gli impianti sono dotati di connessioni USB, LAN e database per garantire la tracciabilità mediante la stampa dei protocolli di processo. È inoltre possibile collegare una stampante di etichette. Le etichette vengono poi apposte sull'imballaggio dei componenti. Sulla base dei dati è possibile tracciare in modo univoco quale lotto è interessato o quando è stato prodotto, associando il protocollo in modo inequivocabile. Si garantisce così la certificazione di una documentazione esaustiva. Con un software di processo convalidato, che registra tutti i dati rilevanti memorizzandoli più volte, si generano messaggi di errore in caso di divergenze. Diener electronic offre questo tipo di procedimento anche come trattamento a contratto. A tale scopo sono disponibili numerosi impianti al plasma e personale qualificato ed esperto. In questo modo possiamo garantire una qualità di superficie ottimale dei vostri pezzi e componenti.